Angolo Musicale

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mercoledì, febbraio 01, 2006

01.02.06 Passati i 3 giorni dell'anno cinese

Domenica e' stato il primo giorno del nuovo anno cinese, anno del Cane.

Si dice anno nuovo, vita nuova. Esatto. A volte e' proprio vero. E' vero per me che ho iniziato l'anno nuovo in una nuova parrocchia. Quindi anno nuovo, vita nuova. Ho iniziato la domenica sedendomi nel confessionale, per tutta la mattina. Mi sono alzato ad aiutare a distribuire la comunione, e poi a celebrare l'eucaristia in inglese. Mentre predicavo, ho ricordato le prediche che facevo in Italia. Certo che usare un'altra lingua e' tutta altra cosa. Comunque non ero pronto in quel momento a stare di fronte a tanta gente che attendeva alla messa. Comunque e' stata davvero una bella esperienza. Dopo la messa molti fedeli si sono avvicinati per darmi il benvenuto, anche se il benvenuto ufficiale sara' domenica prossima.
In questi giorni, mi sto guardando attorno per capire come funziona questa nuova parrocchia, immensa parrocchia. Ho chiesto al sacrestano quante ostie prepara alla domenica. Mi ha detto 3000. Davvero tante persone. Sto ancora sistemando le mie cose che avevo solo appoggiato prima della mia partenza per l'Italia. Ieri ho cambiato l'ordine della mia stanza. Domani spero di finire con il mio ufficio.

Oggi ho anche iniziato a incontrare gli studenti universitari con i due operatori pastorali, che lavorano con me. Sono stato prima alla sede della federazione degli studenti cattolici universitari, che e' situata difronte alla casa canonica dove abito e poi con gli studenti siamo andati a pranzare insieme. E mentre si mangiava si parlava con i membri uscenti e nuovi della Chinese University di cui sono l'assistente spirituale. La societa' cattolica dell'universita', come ho avuto modo di spiegare altrove, e' guidata da un consiglio di studenti che cambia ogni anno. In questo periodo, dunque, avviene l'avvicendamento. Io pero' non avevo ancora incontrato i nuovi studenti. Oggi quindi, abbiamo avuto modo di conoscerci. Tra i nuovi membri c'erano soltanto 3 studenti. Gli altri 2 li incontrero' in altra occasione. Di questi 5 nuovi membri, solo 3 sono cattolici. Staremo a vedere se anche attraverso questo servizio potranno conoscere meglio Gesu' e chissa' se ascolteranno la sua Parola cosi' da trasformarli completamente. Preghiamo.
SONO MOLTO FELICE CHE MI LEGGETE. IMITATE GAETANINO GRUMESE DI ROMA!!!! LASCIATE ANCHE VOI UN MESSAGGIO OPPURE FATEMI DELLE DOMANDE. CIAO

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Reverendissimo,
dopo aver cenato e lavato le stoviglie, entro in internet, e che scopro? Di essere stato citato in un post del mitico Dragone in terra di Cina!!!! Che onore!!! Mi fa piacere sapere che anche a migliaia di chilometri di distanza, ci si possa tenere in contatto.
Entrando in topic... altro che anno nuovo, vita nuova... Mi sa che ti si è aperta una enorme possibilità di evangelizzazione: oltre ad una parrocchia sconfinata, hai pure la responsabilità della pastorale universitaria. Molto bene!! Immagino che sia un'esperienza impegnativa, ma al contempo affascinante e stimolante. Essere in contatto con i giovani, significa essere stimolati a fare qualcosa di più. Perché non ci accontentiamo della favoletta; abbiamo bisogno che qualcuno ci dia una speranza. E sapere che qualcuno ci guarda costantemente non come giudice, ma come Padre premuroso, è certamente una speranza.
Penso che il motivo per cui molto spesso si è portati ad allontanarsi da Cristo è la sensazione di sentirsi giudicati. Per centinaia di anni, la confessione è stata vista come momento punitivo. Voi sacerdoti avete una enorme fortuna: potete far sentire de visu l'amore di Dio quando siete faccia a faccia nel confessionale. Amministrare il perdono (e non la condanna) di Dio, è una prerogativa invidiabile. Anche se ci sono difficoltà di linguaggio, molto spesso è sufficiente uno sguardo, con il quale si fa comprendere di essere, nonostante i mille difetti, amati (e Gesù, fissatolo, l'amò). Il mondo non ha bisogno d'altro: avvertire di essere lui stesso l'oggetto d'amore. Comprendere questo significa, poi, comprendere un'altra cosa: noi siamo creature, ed in quanto tali, siamo l'oggetto della creazione di Qualcun altro che è più grande di noi. Riconosciuto ciò, il gioco è fatto: entriamo nell'ottica visuale di chi non si arroga la più grande prerogativa divina, quella di stabilire ciò che è bene e ciò che è male. Il servo di Dio Giovanni Paolo lo ha gridato ai quattro venti: la piaga della nostra epoca è il relativismo. Siamo arrivati con molta disinvoltura a decidere noi stessi ciò che è bene, e ciò che è male, e non ci siamo accorti che così facendo ci siamo noi stessi erti a divinità. D'altronde, l'inquilino del piano di sotto, nella sua tentazione primordiale, ha adombrato questa possibilità. Se i nostri progenitori avessero mangiato il frutto della conoscenza del bene e del male, sarebbero diventati come Dio. Ahimè, hanno voluto assaggiare quel frutto, e l'effetto prodotto è quello di non aver più capito nulla. Il peccato, in fondo in fondo, si può tradurre con il concetto di superbia: ritenersi talmente autosufficienti, da mettere in dubbio i giudizi divini.
Ma voi sacerdoti avete una importantissima facoltà: tramite la pastorale, l'evangelizzazione, la confessione, potete far capire anche il peccato più grande non è in grado di annullare l'amore e la misericordia di Dio, perché come ci ha ricordato S.S. Benedetto XVI, Deus Caritas Est (a proposito, l'hai scaricata dal sito del vaticano l'enciclica? Io sto aspettando di comprarla in libreria, perché preferisco poterla leggere con calma. Ho letto qualche brano sul sito, e mi sembra un approccio molto ben fatto: si vede che in precedenza il Pontefice è stato un professore, nel senso che sa spiegare molto bene).
Carissimo,
Ti devo ringraziare per l'opportunità che mi (ci) dai. Grazie al tuo blog sperimento la frase di Pietro (Signore, è bello per noi stare qui: facciamo tre tende): poter parlare liberamente di Dio, senza essere presi per esaltati o pazzi visionari, è esperienza molto rara, e quando me ne viene data l'occasione, non mi lascio certamente pregare.
Ovviamente tutto ciò che dico è sub judice, nel senso che sono pronto ad abiurare ogni cosa se Voi ministri mi farete notare che le mie affermazioni sono contro il Magistero. Sai, non avendo formazione teologica, potrei incorrere in grossolani errori, e di questo me ne scuso, ma questo luogo virtuale è l'occasione per approfondire e migliorare la mia conoscenza di Dio. Lui è una realtà talmente sconfinata, che non lo si potrà mai capire in fondo, ed ogni giorno si impara ad apprezzare anche la più umile delle cose.
Ora ti saluto, e vado a nanna, per cui ti auguro buona notte (o forse buon giorno? A proposito, di quante ore siete avanti rispetto al fuso di Roma?).
Aspetto con ansia il tuo prossimo post, per poter leggere nuovamente di te e della tua importante missione.
Ciao Reverendissimo,
Gaetanino (hai capito chi sono, no?).

Michele ha detto...

Carissimo Gaetanino, mi sa che non ha piu' senso chiamarti Gaetanino, visto che sei diventato davvero grande, in tutti i sensi. Sei davvero grande.
Mi e' piaciuto molto quello che hai scritto e lo condivido a pieno. Sono confortato dalle tue parole perche' io sono abituato a parlare di Dio agli altri, ma raramente qualcuno parla di Dio a me. Grazie, di vero cuore!!!
Non ho ancora letto l'enciclica di papa Benedetto. Il giorno in cui sono partito, il 25 gennaio, era proprio il giorno della pubblicazione. Volevo comprare l'Osservatore Romano, come ho fatto quando ero a Grumo, ma avendo avuto problemi di volo, giunto all'aeroporto di Roma, era gia' esaurito. Mi sono quindi impegnato a scaricarlo da internet, dal sito del vaticano (www.vatican.va). Un mio confratello di HK l'ha letta tutta e mi ha detto che e' stupenda. Io ho pensato di usarla nella formazione degli studenti universitari. La leggero' al piu' presto. Sai questi documenti non sono accessibili a molti cinesi, perche' solo chi tra loro conosce l'inglese e' fortunato a leggerli.
Riguardo la domanda del fuso orario, noi siamo avanti a voi. Vale a dire, in questo momento sono da noi le 14.10 del 2 febbraio; da voi invece le ore 6.10 del 2 febbraio. Poi quando in Italia cambierete l'ora, allora la differenza ora non sara' piu' di 7 ma di 6 ore.

SONO DAVVERO CONTENTO CHE LASCI I TUOI MESSAGGI.

Anonimo ha detto...

Carissimo,
come sta andando la tua nuova avventura? Queste sere, pur leggendoti, non ho postato, perché praticamente stremato dal lavoro, e rischiavo di scrivere cose sconnesse. In questi casi, è meglio tacere :-)))!
Sono felice che la mia presenza ti faccia piacere, e ti assicuro che anche per me è bello stare in questo posto virtuale dove poter parlare liberamente di Dio. Credo che sia la cosa più naturale del mondo: siamo o non siamo tempio dello Spirito. Se così è (e lo è), è naturale allora che prima o poi Egli venga fuori, e a quel punto è inarrestabile. Non siamo altro che un pezzo di cielo catapultato sulla terra, e volere o volare, siamo attratti verso di Lui. Il problema è che quest'attività costa fatica, perché ci spinge a fare i conti con noi stessi, con i nostri egoismi, e siccome noi siamo i migliori giudici di noi stessi, per evitare delle auto-condanne, preferiamo condannare Lui, metterLo in un angolo, e non farLo più parlare. Più comodo di così!!! Ma tanto, prima o poi, i conti bisognerà farli: Lui ha vinto il mondo, e continuerà a vincerLo. E più tardiamo questa presa di coscienza, più doloroso sarà scontarci con la realtà. E allora, meglio anticipare i tempi: meglio iniziare a fissare lo sguardo su di Lui, e comportarci a seconda della risposta a questa domanda: "Se io facessi così, Lui approverebbe?".
Visto che da voi sono ormai le 24, penso che tu stia già a dormire, e non voglio rovinarti la mattinata facendoti trovare un papiro da leggere :-))
Ora ti saluto, e ti auguro sin d'ora una buona domenica.
Ciao,
sempre piccolo, Gaetanino,