Angolo Musicale

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mercoledì, giugno 13, 2007

2007.06.13 Viceparroco nella parrocchia di Santa Margherita

Da domenica scorsa 10 giugno 2007 sono viceparroco della parrocchia di Santa Margherita. Sono ancora alle prese con la sistemazione della mia roba nella nuova stanza e nel mio nuovo ufficio. Ma sono ancora di piu' preso dalla conoscenza di nuove persone, stili e tradizione.
La parrocchia di Santa Margherita e' una parrocchia storica del Pime in Hong Kong. L'ultimo missionario del Pime e' stato qua 10 anni fa orsono, padre Filippo Comissari. Mentre il Pime, anche se in forma diversa, attraverso di me rientra in questa parrocchia, io invece ho chiuso la presenza storica almeno per adesso nell'altra parrocchia, quella di santa Teresa. Al compimento di 75 anni di questa ultima parrocchia, con me si e' chiusa la presenza del Pime in questo altro santuario. Si chiude una porta, come si dice nella tradizione, e se ne apre un'altra.
Parroco di Santa Margherita e' un missionario messicano, padre Gabriele Altamirano. E' davvero un bravo parroco nonche' un grande lavoratore. Conosce bene l'italiano dal momento che ha studiato a Roma. Ma noi abbiamo scelto di comunicare sempre in cantonese perche' siamo in Hong Kong. Ha solo 60 anni. Ci sono altri confratelli che abitano qua: 2 cinesi diocesani (Francis Lee che ha appena celebrato 80 anni e Gabriel Lam che invece ha 73 anni e con qualche problema di salute). Poi c'e' un missionario francese dell'Istituto del M.E.P. che abita con noi ma non e' ufficialmente viceparroco anche se molto lavora nella pastorale (padre Pierre Jeanne).
La parrocchia e' molto bella e grande. Domenica e in questi giorni mi ha dato una bella impressione. Domenica c'e' stata la mia prima messa ufficiale presieduta da me e seguita da un semplice rinfresco di accoglienza. Non vi nascondo che mi sono davvero sentito accolto da tutti, piccoli e grandi. Molti venivano a rivolgermi parole di benvenuto e scambiare qualche parola di simpatia. In questa parrocchia ho avvertito un sentimento di famiglia molto chiaro. Sara' anche perche' dopo la messa i cattolici possono fermarsi in un gran salone per fare insieme colazione e quindi il tutto aiuta a costruire le relazioni.
Non vi posso dire ancora molto riguardo la parrocchia e i parrocchiani perche' ho bisogno ancora di tempo. Vi posso dire solo che il lavoro non diminuisce ma che aumenta sempre di piu'. Oggi sono stato in uno dei 4 o 5 ospedali che dobbiamo curare noi. Il parroco oggi mi ha parlato dei vari gruppi che ci sono in parrocchia. Insomma, gli operai sono pochi, anziani e malati e la messe e' molta. Chi ha orecchi per intendere, intenda!
Un forte abbraccio e saluto a tutti.
Preghiamo anche per padre Giancarlo Bossi, missionario del Pime nelle Filippine che qualche giorno fa' e' stato sequestrato dopo aver celebrato la messa in un villaggio. Padre Bossi era passato da HK lo scorso anno per qualche giorno e l'avevo conosciuto. Che il Signore lo aiuti, lo sostenga cosi' come possa sostenere anche la sua famiglia di sangue e quella di missione. Pregate e fate pregare!!!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

scusa...
... ma non puoi suggerire al webmaster della parrocchia di S. Margherita di fare una versione ( non dico in italiano)in inglese del sito!
non ci capisco niente.
cia'

Angelica ha detto...

Auguroni Don per questo nuovo incarico, prego affinchè Il Nostro Padre ti dia sempre la forza e ti riempia di volontà per affrontare questi numerosi impegni...
...Sono cotenta che la prima impressione sia stata positiva perchè questo è importante...
Cmq buon lavoro ....
A presto..
Angelica

Anonimo ha detto...

e quando diventi parroco????

Anonimo ha detto...

Auguri don Michele x i tuoi nuovi incarichi, sicuramente li svogerai alla grande! pregherò x te e x tutti i missionari, specialmente x chi è in difficoltà come il missionario sequestrato. 1 abbraccio, Angela

Michele ha detto...

Nella vita sacerdotale non e' necessario desiderare di diventare parroco per essere un buon prete. Al contrario bisogna almeno una volta desiderato di diventare missionario. Comunque a settembre dovevo andare a fare il parroco in un'altra parrocchia ma poiche' altri non volevano venire in questa parrocchia come viceparroci, quando mi e' stato chiesto, ho subito accettato. Baci. Michele

Anonimo ha detto...

Carissimo Don,
auguri per questa nuova missione affidatati dalla Provvidenza: non vorrei sembrare pessimista, ma come si dice a Grumo "chiù gruss iè 'u porton, chiù gruss iè u centron", o parafrasando il Vangelo "a chi più è dato, più verrà chiesto". Ma sono certo che saprai rispondere come si conviene, consapevole che il padrone della Messe conosce i Suoi operai, e sa cosa far fare loro: diciamo che hai un buon tutor, che non ti lascerà mai solo, e questo ti sia di consolazione.

Le vocazioni sono tante: ognuno, nel suo piccolo, fa quello che crede gli venga richiesto, e ciascuno in qualche modo partecipa alla coltivazione della vigna. Forse in maniera minore rispetto a ciò che gli viene richiesto, ma la consapevolezza dei propri limiti può essere uno strumento per non montare in superbia: un po' come il pungiglione cui fa riferimento San Paolo.

Quanti non partecipano del ministero sacerdotale sacramentale, lo fanno partecipando al sacerdozio, alla regalità ed alla profezia donati in dono ad ogni battezzato, e sfruttando quelli, testimoniano agli altri l'Amore di Dio verso l'umanità.

Partecipo con viva gioia a questo tuo nuovo incarico, aspettandomi grandi cose: credo che ognuno possa magnificare, come Maria, l'onnipotenza di Dio, e credo che ognuno possa lodare le meraviglie che quotidianamente compie in noi, e per noi. Ed oggi Tu puoi effettivamente dire: grandi cose ha compiuto in me l'Onnipotente.

Pensando a Maria, mi viene facile lodare Dio per quanto occorso oggi: stamane mia sorella ha dato alla luce un bel maschietto. Sono diventato zio, per la quarta volta: si chiama Raffaele Francesco, ed al serafico poverello va uno speciale ringraziamento, per aver ascoltato le preghiere di quanti si sono a lui rivolti per ottenere a mia sorella e a suo marito quella gioia già una volta accarezzata, ma mai provata. Oggi, finalmente, è stata concessa.

Con la stessa fiducia e speranza con cui ci si è rivolti alla Comunione dei Santi, per ottenere questo bel dono, oggi pensiamo a padre Bossi: se non sarà possibile all'uomo ottenerne la liberazione, ci penserà Colui che tutto può, perché possa tornare a servire quelle comunità a cui ha portato la speranza del "nulla è perduto".

Ora mi fermo qui, sperando di non averti fatto addormentare (sarà per questo che a volte non mi sopporto neppure io? mah...).

Un abbraccio,
Gaetanino

Anonimo ha detto...

Auguri di cuore Don Michele
Giovi

Unknown ha detto...

CARO DON MICHELE ROCCO FRANCESCO TI DA' TUTTO L'INCORAGGIAMENTO POSSIBILE, VEDRAI CHE GLI OPERAI VERRANO, CON UN OTTIMO SEMINATORE NON POTRA' ESSERE ALTRIMENTI
UN ABBRACCIO MIMMO MARY E IL PICCOLO GRANDE ROCCO FRANCESCO